AZIONE PD: SPECULAZIONI SULLA TRAGEDIA DELL'ABRUZZO E PESSIMO GUSTO DA PARTE DEI PAGLIACCI INCRAVATTATI CHE CONDUCONO I TG

8 Aprile 2009

Proprio in questi giorni, in luce della tragedia avvenuta a L'Aquila, si parlava del diffuso fenomeno dello sciacallaggio. Tuttavia noi di Azione pd ci teniamo a ricordare che esistono forme di sciacallagio ben peggiori di quelle classiche, più sottili e meno evidenti, ma senz'altro non meno inusitate.
Alcune appaiono "velate" e camuffate da studi riempiti di esperti del settore, oppure scandalosamente palesi come il caso, qui sotto riportato, del telegiornale democristiano conosciuto come tg1. Questi utlimi, non si sono limitati a condire i loro servizi con musiche melense che servono a ricreare atmosfere drastiche e a far scattare la commozione a comando negli ignari telespettatori, ma bensì hanno avuto la geniale pensata di autocongratularsi in diretta per lo share raggiunto a scapito delle centinaia di vittime.
Per questo, conveniamo tutti nel dire, che il termine azzeccato per tali comportamenti è proprio quello di "sciacallaggio".
Pensavamo che niente avrebbe suscitato più indignazione delle pessime conduzioni di Studio Aperto ( il primo telegiornale interamente dedicato al perizoma di Elisabetta Canalis), caratterizzate da un misto di ipocrisia, perbenismo, pressapochismo, buonismo e senz'altro PESSIMO GUSTO.
Questi figli di puttana servi del potere, non hanno raggiunto lo schifo rivoltante del tg1, ma continuano a rimpinsarci con immagini, assolutamente irrispettose, di corpi esanimi coperti dal velo, da padri in lacrime a cui puntualmente rivolgono sempre la stessa irritante domanda, che suona più o meno così : "come ci si sente ad aver perso tutto e tutti?"
VERGOGNA
Un altro atteggiamento sconcertante è stato quello del presentatore pro-tempore di Matrix, e corrispondente italiano per la CNN, Alessio Vinci. Questo babbione, non ha ereditato minimamente quel self control e quella pacatezza che contraddistinguono il lodevole giornalismo anglosassone.
Il caro Vinci, incitava ripetutamente, in maniera animosa, come un cane che sbava dietro al suo osso buco, l'inviato ad andare a riprendere con la sua telecamera la vita disastrata dei terremotati dentro le tende.
A questa povera gente, ormai in mutande, non viene lasciata neanche più la scontata pace dopo la tempesta, neanche un briciolo di intimità...
GIORNALISTI DI MERDA, cederete tutti di fronte all'informazione del nuovo millennio...